La divinità del Signore Gesù

“CREDIAMO NELLA SUA VITA SENZA PECCATO, NEI SUOI MIRACOLI, NELLA SUA MORTE VICARIA, COME ‘PREZZO DI RISCATTO’ PER TUTTI GLI UOMINI, NELLA SUA RISURREZIONE, NELLA SUA ASCENSIONE ALLA DESTRA DEL PADRE, QUALE UNICO MEDIATORE, NEL SUO PERSONALE ED IMMINENTE RITORNO PER I REDENTI E POI SULLA TERRA IN POTENZA E GLORIA PER STABILIRE IL SUO REGNO”
(I PIETRO 2:22; II CORINZI 5:21; ATTI 2:22; I PIETRO 3:18; I TIMOTEO 2:5, 6; ROMANI 1:4; 2:24; I CORINZI 15:4; ATTI 1:9-11; GIOVANNI 14:1-3; I CORINZI 15:25).

 

Il Signore Gesù Cristo è l’eterno “Figlio di Dio”. Le Sacre Scritture dichiarano:

  1. La Sua vita immacolata. Egli infatti è “santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori… Egli che non commise peccato e nella cui bocca non fu trovata alcuna frode”.
  2. I Suoi miracoli. “Iddio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; egli è andato attorno facendo del bene, e guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo”.
  3. La Sua morte vicaria sulla croce, cioè che Egli ha preso il posto di noi peccatori. “Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture” “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli (Dio) lo ha fatto essere peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui” Il Suo sacrificio espiatorio ha valore, senza alcuna distinzione per tutti gli uomini.
  4. La Sua risurrezione corporale dai morti. Cristo “dopo ch’ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove” agli Apostoli che aveva scelto “facendosi vedere da loro per quaranta giorni e ragionando delle cose relative al regno di Dio”.
  5. La Sua ascensione ed esaltazione alla destra di Dio. “Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.
  6. Il Suo imminente ritorno. Infatti Gesù ha promesso: “Tornerò, e vi accoglierò presso di me.” Gli angeli promisero che “questo Gesù che è stato tolto da voi e assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l’avete veduto andare in cielo”

 

Ben 318 riferimenti del Nuovo Testamento parlano del ritorno del Signore, indicandolo come “la beata speranza” della Chiesa, “l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù”

La risurrezione di coloro che sono morti in Cristo e la loro traslazione insieme con i credenti viventi e rimasti fino alla venuta del Signore, costituiscono l’imminente compimento della “beata speranza” cristiana.

Gli eventi che seguiranno culmineranno con il riconoscimento della Signoria di Cristo da parte dell’intera umanità.

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